SAN BENEDETTO GIUSEPPE LABRE

SAN BENEDETTO GIUSEPPE LABRE

Benedetto Giuseppe Labre ( Amettes, Francia, 25 Marzo 1748 – Roma, 16 Aprile1783), il patrono dei pellegrini, mendicanti e senzatetto. Nella Roma settecentesca, divisa tra lo sfarzo della corte pontificia e i borghi popolari affollati di gente immersa nell’ implacabile morsa della miseria, nell’ affanno di una realtà senza futuro e senza dimora, un’ anima caritatevole, il nostro Benedetto Giuseppe Labre, si aggirava tra i vicoli, i ponti e le stazioni della città eterna, condividendo le poche elemosine ricevute da clochard con altri clochard come lui.

Così impegnò la sua breve esistenza Benedetto Giuseppe Labre, francese di nascita, che ha vissuto di contemplazione in mezzo al quotidiano di strada, cantando e sorridendo tra i dimenticati del mondo. Era il Santo della porta accanto, il Santo degli invisibili, presente e caritatevole in tutte quelle vite che vengono emarginate per mero, miope pregiudizio, quelle vite che rimangono nel buio dei vicoli per scelta o, piuttosto, per laceranti drammi esistenziali. Eppure quel ” barbone” fece storia ed ebbe tal fama presso il popolo di Roma, da nominarlo santo abbastanza presto, già dopo un secolo dalla sua morte.

BEATO BENEDETTO GIUSEPPE LABRE – PELLEGRINAGGIO DEL B.B.G. LABRE A S. MARIA DE MONTI A ROMA DOVE RIPOSA IL SUO CORPO

Infatti, fu beatificato il 20 Maggio 1860. La sua canonizzazione avvenne l’ 8 Dicembre 1881. L’ itinerante predicatore di Dio, dopo essere stato respinto da un monastero trappista e dopo una breve esperienza, rapidamente conclusasi, nell’ abbazia di Sept- Fine, comprese la sua vera vocazione di ” vagabondo di Dio” che abbracciò sino alla sua morte. Egli morì come era vissuto, di stenti, nel retrobottega di un macellaio che gli aveva offerto ospitalità.

La sua fama di santità si diffuse inspiegabilmente, giacché altrettanto inspiegabilmente ci sfugge quella maturità di vita, di spiritualità ed emozioni che vibra nei volti di tante delle creature finite nella miseria e disperazione di una vita implacabile. Benedetto Labre è tutti loro, Benedetto Labre è tutti noi, sepolto nella Chiesa di Santa Maria ai Monti, nella città adottiva, Roma.

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