SANTA ZITA VERGINE (LUCCA 1212- 1580). I PROSELITI DI SANTA ZITA SANNO CHE LA VIRTU’ DI UN CUORE CANDIDO, UMILE, DOLCE E PAZIENTE COME QUELLO DELLA BEATA ZITA E’ CAPACE DI DISPENSARE LE PIU’ PRODIGIOSE GRAZIE CHE OGNI DEVOTO PUO’ PROPIZIARE PER SE’ E I PROPRI CARI. CI SI CHIEDE COME SI POTREBBE ONORARE AL MEGLIO, SE NON CON LA SUA STESSA IMMAGINE IN PLATEALE COMMEMORAZIONE, COLEI LA CUI VITA SI E’ RELAZIONATA SPONTANEAMENTE AI DETTAMI ECCLESIALI, COSI’ ABBRACCIANDO LA CAUSA DEL BENE ASSOLUTO, IN UN COMUNE SENTIRE DI BISOGNI SEMPLICI, DI DRAMMI CONDIVISI, DI AFFINITA’ ELETTIVE CHE TRAMUTANO L’ODIO E LA DIFFIDENZA IN AMORE E PARTECIPATAZIONE. UN CUORE MODELLATO A QUELLO DI DIO, FORSE COME IL NOSTRO, CHE ANONIMAMENTE COMBATTE IN SOLITUDINE CONTRO LE AVVERSITA’ DELLA VITA, QUELLE STESSE AVVERSITA’ CHE ZITA INCONTRO’ FIN DAGLI ESORDI DELLA SUA ESISTENZA, QUANDO, A SOLI DODICI ANNI, RIMASE ORFANA. SOFFRI’ PER SOPRAVVIVERE, POICHE’, OBBLIGATA A PRESTARE SERVIZIO PRESSO LA FAMIGLIA FATINELLI, FU ACCUSATA INGIUSTAMENTE. MA LE VIRTU’ DI COLEI CHE ERA GIA’ PROIETTATA VERSO LA SANTITA’, INFRANSERO IL MURO DELL’ ODIO TRAMUTANDOLO IN AMMIRAZIONE E RISPETTO CHE I FATINELLI RIPOSERO IN QUELLA PICCOLA BEATA, ASSURTA PER LORO STESSA VOLONTA’ A CUSTODE DELLA LORO DIMORA. SINO AGLI ULTIMI ANNI DELLA SUA ESISTENZA, SPENTASI ALL’ ETA’ DI SETTANTA ANNI, DISPENSO’ TUTTI I SUOI AVERI AI POVERI, CONQUISTANDO QUELL’AURA DI SANTITA’ CHE DIO VOLLE CONCEDERLE CON MIRACOLI CHE SI SUSSEGUIRONO PRESSO IL SUO SEPOLCRO. LE RELIQUIE DELLA SANTA FURONO RIPOSTE NEL 1580 AL SANT’IRALIANO DI LUCCA, OVE IN QUELLA SEDE POTERLE A TUTT’OGGI VENERARE.