SANTA CATERINA DI GENOVA – GENOVA 5 APRILE 1447 – GENOVA 15 SETTEMBRE 1510 ; CANONIZZAZIONE : 16 GIUGNO 1737 . SANTA CATERINA DI GENOVA E’ LA FIGURA PROPOSTA A MODELLO DI VITA E STORIA D’AMORE CHE CI CHIARISCE ANCORA UNA VOLTA E CI ILLUMINA SU TANTE VERITA’. QUANDO EBBE C.A. 13 ANNI FU ISPIRATA A PERCORRERE LA VITA MONASTICA PRESSO LA MADONNA DELLA GRAZIA DELL’OSSERVANZA A GENOVA, OVE SI TROVAVA SUA SORELLA SUORA LIMBANIA. TUTTAVIA LA FANCIULLA CATERINA NON FU ACCETTATA PERCHE’ TROPPO GIOVANE, CIO’ CHE INGENERO’ IN LEI MOLTA PENA E DELUSIONE.
A 16 ANNI FU COSTRETTA AD ASSOGGETTARSI AD UN MATRIMONIO CONCERTATO DALLA FAMIGLIA D’ORIGINE , IMPOSTOLE NIENT’ALTRO CHE PER MERI INTERESSI ECONOMICI , COME ERA D’USO ALL’EPOCA , CON UN MILITARE D’ALTO GRADO, COLLERICO , GREZZO, DEDITO A UNA VITA DISPENDIOSA E SREGOLATA , CHE FECE PATIRE LA GIOVANE CATERINA A TAL PUNTO DA CONSEGNARLE UN DECENNIO DI VITA ALL’INSEGNA DELLA TRISTEZZA E DELLA INQUIETUDINE. DA QUESTA PENA INTERIORE ELLA NE EMERSE FORTIFICATA E DECISA A RIBELLARSI A “TUTTE LE COSE DEL MONDO” , SEGNO EVIDENTE CHE L’INQUIETUDINE , LA SOFFERENZA , LA PENA, STAVANO MATURANDO IN LEI IL MISTERO DELL’EMULAZIONE MISTICA VERSO L’APPRODO DIVINO .
PER SOPPORTARE L’INFERNO INTERIORE CHE LA DIVORAVA SI DIEDE ALLA VITA MONDANA DA CUI , TUTTAVIA, SI ALIENERA’ NAUSEATA SOLO DOPO LA FOLGORAZIONE ISTANTANEA CHE SI PALESERA’ DINANZI AL CONFESSORE DELLE MONACHE, PRESSO IL MONASTERO DELLA MADONNA DELLA GRAZIA DOVE, SU CONSIGLIO DELLA SORELLA SUORA LIMBANIA , SI RECHERA’ A CONFESSARSI…
ELLA SCOPRIRA’ IN UN LAMPO L’OSMOSI INSCINDIBILE TRA CONOSCENZA DI SE’ E CONOSCENZA DI DIO: LIBERA DAI RICATTI DELLA VITA, RIUSCIRA’ INFINE A DARE VISIONE AL SUO SGUARDO SUL MONDO E SULLA PROPRIA INTERIORITA’ , LIBERATA DALLE MISERIE DELLA VANITA’ FRIVOLA , IN TRASCENDENTE COMUNIONE MISTICA CON IL PADRE CELESTE. INIZIO’ DA QUESTA ESPERIENZA SPIRITUALE QUELLA VITA DI PURIFICAZIONE CHE LA SPINSE A IMPORSI UNA CONDOTTA DI AUSTERITA’ , PENITENZE E MORTIFICAZIONI CORPORALI CHE LA COMPENETRASSE NELL’UNIONE CON DIO.
LA DIMORA OVE ESPRESSE COMPIUTAMENTE IL PERCORSO DI COMUNIONE IN CRISTO AL SERVIZIO DELL’UMANITA’ PIU’ DEBOLE FU L’OSPEDALE DI PLAMMATONE , COMPLESSO OSPEDALIERO GENOVESE CHE PER MOLTISSIMI ANNI LA VIDE ATTIVA IN UNA CONDOTTA DI FEDE E DI CARITA’ FINO AL TERMINE DEL SUO PERCORSO TERRENO, IL 15 SETTEMBRE 1510.
LA TRASFORMAZIONE E L’ESEMPIO DATO DALL’ OPEROSO SERVIZIO TERRENO DI CATERINA , INDUSSERO LA CONVERSIONE DEL MARITO , GIULIANO ADORNO, CHE , FACENDOSI TERZIARIO FRANCESCANO , ACCANTO A LEI , SI TRASFERI’ NELL’OSPEDALE DI PAMMATONE DOVE SI DEDICO’ ALLA CURA DEI MALATI IN SANTITA’ E CASTITA’. IL PENSIERO DI CATERINA SUL PURGATORIO , PER IL QUALE E’ TRAMANDATA AI POSTERI , E’ CONDENSATO NELLE ULTIME DUE PARTI DEL TESTO CHE NE DESCRIVE LA VITA E IL PENSIERO , PUBBLICATO A GENOVA NEL 1551: IL TRATTATO SUL PURGATORIO E IL DIALOGO TRA L’ANIMA E IL CORPO.
IL PURGATORIO E’ INTERPRETATO NON COME UN LUOGO FISICO , BENSI’ COME UN ” FUOCO INTERIORE “. LA SANTA PALESA IL PROPRIO PERCORSO DI PURIFICAZIONE VERSO LA SIMBIOSI PIENA IN DIO , ESPRIMENDOSI IN PRIMA PERSONA, UTILIZZANDO CIOE’ UNA CHIAVE AUTOBIOGRAFICA INSOLITA PER I TEMPI , A PARTENZA DALLA PROPRIA ESPERIENZA DI VITA DI DOLORE E DI PECCATO , TALE DA NON DISTINGUERE PIU’ IL MESSAGGIO DIVINO.
LE SUE RIFLESSIONI, LA SUA RIVOLUZIONE INTERIORE TRAMANDANO UNA ESPERIENZA UMANA ASSAI ATTUALE E “SPECIALE” CHE CI COINVOLGE IN PRIMA PERSONA IN UNA AMBITO RELAZIONALE DI CONTINUITA’ TRA IL PASSATO E IL PRESENTE. PERCIO’ RIVOLGIAMO LA NOSTRA IMMENSA GRATITUDINE A TE, S. CATERINA DI GENOVA, PER L’IMPETO FEDELE E GENEROSO DEVOLUTO IN TUTTA LA TUA VITA ALLE OPERE DI BENE, DI ASSISTENZA, DI CARITA’ , LUMINOSO E INCORAGGIANTE ESEMPIO PER TUTTI COLORO CHE SI APPRESTANO A DARE UN VALIDO CONTRIBUTO AI TANTI AMMALATI , ANCHE SPIRITUALI O SOPRATTUTTO SPIRITUALI , DI QUESTA SOCIETA’ . SANTA CATERINA DI GENOVA