SANTA BARBARA – NICOMEDIA 263 – 4 DICEMBRE 306 . FORSE LA FRASE SHAKESPEARIANA NON E’ SUFFICIENTE A TRADURRE IL QUANTO DI COSCIENZA CHE DOVREBBE SUSCITARE E MOBILITARE TUTTO LO SDEGNO , L’ AFFLATO DI PIETA’ UMANA , L’ AMMIRAZIONE SCONFINATA CHE LE NARRAZIONI TRAMANDATECI DALLA TRADIZIONE DI PERSONAGGI RIVELATISI IMMORTALI PER LE LORO GESTA, DOVREBBERO SUSCITARE IN OGNI UNO DI NOI: INTELLIGENZA CALPESTATA , VIOLENZE E UMILIAZIONI PERPETRATE, PRIVAZIONE DI LIBERTA’ E SFRUTTAMENTO: PER TUTTO QUESTO – E DA QUANTO TEMPO E FINO A QUANDO – SIGNORI , IN PIEDI DAVANTI A UNA DONNA… COSI’ CITAVA SHAKESPEARE.
DONNE COME VESTALI DI CORAGGIO E DETERMINAZIONE , E NON VUOTI INVOLUCRI COME DISEGNATI E ESPRESSI IN OGNI EPOCA , CHE SI FANNO CARICO DEI MALI DEL MONDO , CHE PORTANO AVANTI CON IL LORO MARTIRIO IL VESSILLO DEL CRISTIANESIMO. CON IMMENSA GRATITUDINE LE ONORIAMO NELLA MEMORIA: SE E’ RETORICA SARA’ GIUDICATA COME TALE, MA PERENTORIO E’ IL DESIDERIO DI ISTILLARE , IMPRIMERE CALORE UMANO E PREGNANTE SIGNIFICATO A QUELL’IMMAGINE CHE VEDIAMO IMPRESSA SU UNA MEDAGLIA : OLTRE LA VITA, OLTRE LA PASSIONE, A SOSTEGNO DELLA LOTTA CHE SI FA CARNE , OSSA , SANGUE… E MENTE FERVENTE. OGNI ISTANTE DI FRONTE A UNA IMMAGINE VIVIAMO UN MESSAGGIO DI FEDE PER IL QUALE VIVERE E MORIRE , QUALE , ANCOR UNA VOLTA , SI RINTRACCIA NELLA VITA DI SANTA BARBARA.
LA SUA NARRAZIONE E’ SEMPLICE , MISTICA, QUASI BANALE , MA ANCORA UNA VOLTA A VINCERE E LA SANTITA’ SCONFINATA CHE ELLA ESPRIME. FIGLIA DI UN SANGUINOSO E SPIETATO PADRE PAGANO , UNA FIGLIA CHE ABIURA LA SUA FEDE PER ABBRACCIARE IL CRISTIANESIMO: LE CONSEGUENZE LE SARANNO FATALI E TANTO PIU’ MOSTRUOSE IN QUANTO PERPETRATE DA COLUI , IL PADRE DIOSCURO , CHE PIU’ DI OGNI ALTRO LA DOVEVA AMARE E PROTEGGERE; QUESTI FECE IMPRIGIONARE LA BELLISSIMA FIGLIA IN UNA TORRE , ALL’UOPO COSTRUITA, DOTATA DI TRE FINESTRE , PER VOLONTA’ DELLA STESSA BARBARA IN ONORE DELLA SS. TRINITA’ ( IN EFFETTI ELLA , TEMPORANEAMENTE FUGGITA DALLA SUA PRIGIONE, SI VOLLE BATTEZZARE IN UNA FONTE D’ACQUA PRESSO LA TORRE ).
IL SUO DESTINO DI SUPPLIZIO E MORTE ERA ORMAI STATO TRACCIATO DAL PADRE DI LEI, CHE NON LE LESINO’ OGNI GENERE DI SOFFERENZE , TORMENTI E SUPPLIZI , CHE LA NARRAZIONE AGIOGRAFICA INTERMEZZA DI EVENTI PRODIGIOSI, COME IL COMPLETO RISANAMENTO DELLE FERITE APERTE DI CUI ERANO RICOPERTE LE MEMBRA DELLA GIOVANE BARBARA IN SEGUITO ALLE CRUDELI FLAGELLAZIONI; COSI’ COME L’ESTINZIONE DELLE FIAMME DEL ROGO ACCESO ATTORNO A S. BARBARA E A UN’ ALTRA PIA DONNA DI FEDE CRISTIANA; COSI’ COME COPERTE E RIVESTITE FURONO LE SUE NUDITA’ ESPOSTE , NEL DISPREZZO E NELLA UMILIAZIONE, PER LE STRADE DELLA CITTA’.
QUANDO LA CONDANNA A MORTE ARRIVO’ A LIBERARLA DA TUTTO QUELL’INFINITO MALE , FU IL PADRE CARNEFICE AD ESEGUIRE LA SENTENZA : MA NELL’ATTIMO MEDESIMO IN CUI LE RECISE IL CAPO , COME NARRATO DALLA TRADIZIONE , IL REPROBO FU INCENERITO ALL’ISTANTE DA UN FUOCO DISCESO DAL CIELO. L’EFFIGE DI S. BARBARA E’ ASSOCIATA A QUELLA TORRE CHE FU LA SUA PRIGIONE IN VITA ED ELLA E’ INVOCATA DAI FEDELI CONTRO I PERICOLI LEGATI ALLE ARMI E ALLE MORTI IMPROVVISE, COME NEL CASO DI ARTIGLIERI E VIGILI DEL FUOCO ( E’ ENTRATO NEL LINGUAGGIO COMUNE IL TERMINE ” SANTA BARBARA ” PER DEFINIRE IL DEPOSITO DI MUNIZIONI IN CASERME E NAVI ). LA SI FESTEGGIA IL 4 DICEMBRE , DATA DELLA SUA MORTE NELL’ANNO 306.